Rollo May

“Consigliare gli altri, sia nell’ambito scolastico, religioso, ospedaliero aziendale, richiede una profonda empatia, la comprensione del carattere e delle tensioni interne della personalità, la capacità  di accettare e rispettare gli altri senza falsi moralismi, l’umiltà di non imporre le proprie scelte di vita; Il compito del couselor è quello di favorire lo sviluppo e l’utilizzo delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare quei problemi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno. Il superamento del problema, la vera trasformazione, comunque, spetta solamente al cliente: il couselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la libertà di essere se stesso”.

Pensieri personali

Nella ricerca del mantenimento o dell’ottenimento del BEN - ESSERE non si può non far riferimento al Counseling  come processo di interazione interpersonale che sostiene il cliente nella fase di autopercezione del disagio / problema; aiuto e comprensione nel momento della manifestazione dello stesso ed appoggio nella scelta dei metodi risolutivi.
Autopercezione - autodeterminazione - autocontrollo.
In questo auto processo il counselor ha un ruolo fondamentale, quello di saper far cogliere al cliente le proprie potenzialità, le proprie risorse e far si che l’autoregolazione e l’autodeterminazione del soggetto ritrovino vigore e si riattivino dopo il temporaneo arresto.
E’ normale che le capacità individuali di adattamento ed autonomia possano per vari motivi e per periodi più o meno lunghi rimanere sopite, quasi congelate anche a causa di ostacoli e difficoltà emotive e/o concrete; ciò non toglie che ognuno ha la capacità di scegliere la propria strada e risolvere i propri problemi.
Funzione del Counselor è quella di veicolare, essere presente, fungere da antenna provvisoria per il cliente che ha momentaneamente sospeso la ricezione con i suoi canali comunicativi diretti, interiori.

Manuela