L’approccio della Gestalt

Rappresentante della teoria della Gestalt è Fritz Perls che sviluppa l’approccio fondandolo sui concetto di interezza / integrità/ totalità e completezza/pienezza della vita di ogni giorno.

Le persone si impegnano per compiere tutto ciò che possono nella loro vita. L’enfasi è posta sul presente, sul qui ed ora perché ora = esperienza = consapevolezza = realtà. Esiste solo il presente perché il passato non c’è più ed il futuro non si è ancora rivelato. Nell’approccio gestaltico si parla di organismo intendendo l’individuo che è in relazione con l’altro da sé, cioè con l’ambiente e l’interazione avviene al confine del contatto. Ogni individuo , pianta , animale ha solo uno scopo : realizzarsi per quello che è “Una rosa è una rosa  è una rosa . La rosa non ha nessuna intenzione di realizzarsi come canguro” importante quindi è la costante tensione verso la realizzazione della propria immagine, la ricerca di un cambiamento intenzionale di noi stessi o degli altri comportano la frantumazione, i conflitti, la disperazione non avvertita dalla gente di carta. Quello della Gestalt è un approccio esperienziale , si chiede al cliente ed al counselor di essere in questo posto in questo momento e di rivolgere l’attenzione a quanto succede. Quanto emerge non va interpretato, modificato  ne vanno ricercate le cause sottostanti semplicemente viene data voce valore diritto di esistere ad ogni aspetto esistenziale che il cliente porta nell’incontro.
L'approccio, che definirei sicuramente più direttivo, rispetto a quello centrato sul cliente, è fondato su i seguenti elementi cardine:


- l’organismo in costante rapporto con l’ambiente


- l’autoregolazione organismica

- ciclo del contatto –ritiro

- la patologia si sviluppa quando il normale ciclo del contatto viene interrotto da vissuti conflittuali passati,    sospesi o incompiuti


- meccanismi di interruzione del ciclo del contatto


- attenzione costante al “qui ed ora” e non al “là ed allora”


- non importa il perché ma il come


- metodologia di tipo fenomenologico


- sviluppo della consapevolezza


- incontro dialogico Io – Tu dove il counselor è  interno alla relazione


- il cambiamento è concepito come “divenire ciò che già si è” e possibile crescere solo diventando ciò che si è


- il Sè non è una struttura psichica ma un agente di contatto al confine, un processo che si compone di tre aspetti funzione : Es Io Personalità


- metodologie di intervento : Cosa è perturbato nel Sé? Quando avviene l’interruzione nel ciclo di contatto? Come e con quale meccanismo?


- Approccio dell’intervento di Counseling centrato globalmente nelle diverse dimensioni dell’esperienza : mentale, emotivo, somatico

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